Progetto Fondazione Snam
Grazie al contributo di “Fondazione Snam”, nostro benefattore che ha a cuore il valore della persona e lo sviluppo e la promozione di attività culturali in ogni loro espressione, stiamo realizzando un progetto educativo, condotto da professionisti del settore educativo, finalizzato a sostenere attività già esistenti e promuoverne di nuove, in questo momento storico di emergenza sanitaria.
Ad oggi, tenendo conto della pandemia e di ciò che questo sta comportando per tutte le attività, e cioè la sospensione temporanea della maggior parte di esse, il desiderio è di provare a rilanciare quanto più possibile alcune delle attività più significative, sia da remoto sia in presenza presso la sede dell’Associazione, in conformità con tutti i protocolli anti-covid.
L’Associazione desidera continuare ad accompagnare i suoi soci e le loro famiglie in questo momento storico in cui ci è chiesto il distanziamento sociale e che sta obbligando tutti a ricalibrare e rimodulare le relazioni affettive, le amicizie, l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti. Per persone che hanno una disabilità intellettiva, per le quali la relazione con gli altri, le amicizie, il contatto fisico, sono fondamentali per conoscere, sentire, interagire, comunicare, la fatica è ancora più grande. Per questo, partendo dalle richieste degli stessi ragazzi e delle loro famiglie, è stata nostra priorità declinare il progetto provando ad espandere e riqualificare soprattutto alcune attività. Per questo abbiamo generato da remoto spazi e tempi attraverso i quali, sostenuti da operatori e familiari, i soci hanno potuto continuare a mantenere vive le amicizie ed i legami. Stiamo lavorando su aspetti che ci sembrano fondamentali per ricreare una condizione di serenità e tranquillità, di grande importanza per il processo formativo e creativo. Soprattutto ci preme lavorare nei prossimi mesi, in vista di una riapertura in presenza presso i locali dell’Associazione, sul corpo e ad una nuova gestualità per imparare ad esprimere emozioni senza potersi toccare e per poter imparare a convivere con il virus.