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Approfondimento La Torre dell’Acquedotto
A.5 – La Torre dell’Acquedotto

La stazione di pompaggio dell’acquedotto (1912-195)
Fondo Mulazzi c/o Biblioteca Comunale F. Maraspin
Monumento simbolo di Milanino, divenuto un’icona.
L’acquedotto era uno dei servizi previsti fin dall’inizio della costruzione di Milanino, come la fognatura, la rete gas, la distribuzione dell’energia elettrica, l’illuminazione stradale elettrica.
Nella scelta dei terreni dove costruire il villaggio, anche la disponibilità di acqua di buona qualità in falda non troppo profonda fu uno degli elementi valutati. Su scavarono 4 pozzi a circa 40 m, con pompe per l’aspirazione e l’immissione in rete a pressione. Le pompe erano controllate da un sistema automatico regolato in base alla pressione. Erano previste pompe di emergenza a olio.

La stazione di pompaggio nel 1913.

Qui siamo nel 1920.
La rete di distribuzione serviva tutti i lotti e alimentava colonnine per l’innaffiamento stradale e l’antincendio.
Nel 1912 iniziò a funzionare l’acquedotto (in ritardo: i primi abitanti c’erano già da un anno ed avevano dovuto scavarsi pozzi privati in giardino; per fortuna solo a 12-15 m sotto il piano; l’acqua, ripetutamente analizzata, risultava comunque “pura, eccellente, fresca”). L’edificio era di due piani interrati: il livello della caffetteria attuale era una terrazza. Il piano -1 era il magazzino e l’officina di servizio. Al piano -2 le pompe. Struttura molto simile a quella di altri pozzi in città a Milano.

La sala Pompe - 1923

In questo articolo (tratto da Italia Bella del giugno 1912) si evidenziano le avanzate soluzioni tecnologiche attuate per il controllo automatico delle pompe.
Nel 1927 si realizzò il nuovo piano e la torre con il serbatoio sopraelevato (in cemento armato) per garantire una riserva d’acqua in caso di guasti. Probabilmente era anche necessaria per le cresciute dimensioni del villaggio: la portata di aspirazione dei pozzi non era sufficiente per le punte di prelievo.

Il progetto della torre, dicembre 1926
Il contratto per la fornitura dell’acqua alle utenze domestiche del 1912 appare oggi un contratto capestro: veniva comunque fatturato un consumo minimo di 250 litri/giorno (un consumo che oggi sarebbe tra i più alti d’Italia) con un costo minimo di L. 6 a trimestre.
L’”acqua potabile in pressione” è uno di servizi del villaggio citato in tutte le pubblicità dell’epoca e degli anni successivi.
A Cusano l’acquedotto arriva solo nel 1930, con l’obbligo di allacciamento; ovviamente sono moltissime le resistenze perché pagare quando l’acqua arriva gratis dal pozzo?

La Torre nel 1930
Disattivato l’impianto, dopo anni di abbandono e alcuni lavori di restauro, dal 2010 la torre ha potuto rivivere come centro culturale nel cuore della Città Giardino: sede di AIA Taumastica, la vivacissima compagnia teatrale di Max e Raffaella che offre teatro e molto altro. Purtroppo questa attività è cessata dopo qualche anno e ora (2024) la torre è di nuovo in abbandono.

L’acquedotto oggi (2008) – L’edificio anteriore (oggi privato) fu costruito negli anni ’50 e ospitava al piano superiore la residenza dell’addetto all’acquedotto (che allora era ancora privato, fu acquisito dal comune solo nel 1964).
Al piano terra, nei locali a sinistra ebbe sede per molti anni l’ufficio postale di Milanino
Approfondimenti a cura di:
Gabriele Marazzini
APS Archivio Storico Cusano Milanino