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Approfondimento Villa Bigatti
A.6 – Villa Bigatti

Villa Bigatti oggi (2018)
Luigi Napoleone Bigatti nasce a Milano il 18 giugno 1859 - Muore a Milanino il 5 luglio 1940.
Ha vissuto a Milanino nella villetta in Viale Buffoli 12 (quella a sx delle due) dal 1913-14 fino alla sua morte.
La villetta gemella (quella a dx) era del fratello Pietro (3.08.1852 - 18.11.1937), anch’egli funzionario di banca (forse direttore, secondo i ricordi del nipote Ernesto).
In questa pagina scopriamo le diverse vite di questo edificio:
A.6.1 – Chi era Luigi Napoleone Bigatti
[Le note biografiche seguenti sono tratte dall’elenco dei benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano].
Luigi Napoleone Bigatti fu un convinto e appassionato fautore della cooperazione e uno dei primi e più attivi collaboratori di Luigi Buffoli, cui si deve la fondazione nel 1886, dell'Unione Cooperativa (con 134 soci, che aumentarono poi fino a diciassettemila trecento e il capitale iniziale di L. 1.712, che crebbe ad otto milioni) della Cooperativa Alberghi Popolari, dei Dormitori Popolari, del Milanino e della Cooperativa fra gli inquilini di Milanino.
Vice presidente, e, alla morte del Buffoli (1914) consigliere delegato degli Alberghi Popolari, si occupò con fervore di questa istituzione, come della più benefica fondata dal suo maestro, perché maggiormente intesa ad aiutare il popolo, fornendo ad un prezzo modestissimo (cinquanta centesimi) una pulita e decorosa camera a chi, costretto a viaggiare per ragioni di lavoro, non potesse, per mancanza di mezzi, pernottare nei comuni alberghi. Tenne la direzione degli Alberghi Popolari fino al termine della sua vita attiva, cioè fino a tre o quattro anni prima di morire; li vide prosperare, li lasciò ricchi di mezzi, in ottime condizioni amministrative.
Sebbene assorbente, fu questa per lui un'occupazione sussidiaria; egli fece tutta la sua carriera nella Banca Lombarda di Depositi e Conti Correnti di Milano. Entrato in Banca a sedici anni, nel 1875, e addetto al servizio di cassa, fu nominato cassiere; poi, nel 1903, cassiere principale; tenne questa carica fino al 1912.
Chi lo conobbe lo ricorda uomo di una probità e correttezza esemplari, di una precisione assoluta. L'unico figlio, Erminio, nato il 28 giugno del 1887, gli morì all'età di due anni e mezzo. Egli lo ricordò sempre con grande tenerezza, ne fece eseguire il busto da Enrico Butti (suo cugino) e lo tenne sempre come la cosa sua più cara. Accanto al figlio volle essere sepolto, nel cimitero di Cusano Milanino, nel quale riposava già la spoglia del suo grande amico Buffali.
Era nato a Milano il 18 giugno 1859 da Stefano e da Carolina Annoni, benestante. Morì a Milanino il 5 luglio 1940.
Del suo asse , frutto non di guadagni straordinari ma delle economie che il suo modestissimo tenore di vita gli consentì di fare sullo stipendio nei lunghi anni di lavoro, dispose come gli dettò il suo cuore generoso, legando all’ Ospedale Maggiore di Milano duecentocinquanta azioni della Società Edison e cento azioni della Società Alberghi Ambrosiani, con riserva dell'usufrutto vitalizio in favore della moglie, signora Augusta Bonvino. Altri legati dettò per fini di beneficenza e di istruzione a vantaggio del Comune di Cusano Milanino e dell'Opera Pia Pane Quotidiano.
Il tradizionale ritratto per la quadreria ospedaliere è stato eseguito da Giovanni Maria Mossa.

Il tradizionale ritratto per la quadreria ospedaliera, opera di Giovanni Maria Mossa.
A.6.2- Il lascito testamentario
“Al Comune di Cusano Milanino lascio la mia casa abitata da me e mia moglie in Milanino purché la usi per opere di bene ed istruttive per i figli nati nel Comune. Il Comune entrerà in possesso dello stabile sei mesi dopo la morte di mia Moglie, naturalmente esclusi tutti i mobili e i contanti”.
La moglie AUGUSTA BONVINO morì il 15 maggio 1945. Il successivo 19 novembre l’immobile è formalmente consegnato al comune.

Il lascito del 16 gennaio 1940 – al comunicazione al Comune
A.6.3 – Villa Bigatti affittata a quattro famiglie
La villa Bigatti è affittata fin dal 1947 a quattro famiglie bisognose. Possiamo immaginare la penuria di abitazioni a Milano nel dopoguerra. La villetta accanto è ora di proprietà di parenti della moglie del fratello di Luigi, Pietro. Piero Bigatti morì nel 1937, la moglie Enrica Primi nel 1939. Non avendo figli, la proprietà passò a Enrico Primi (1903-1958), un fratello di Enrica, e alla moglie Amalia.

I Primi si lamentano della mancata realizzazione della separazione tra le due proprietà. Di conseguenza (siamo nel 1954) un vigile urbano effettua un sopralluogo e redige una dettagliata relazione. Per la proprietà Primi sottolinea l’ottimo stato di manutenzione e la ricchezza dei particolari costruttivi.
Con una delibera di Consiglio Comunale del 16 ottobre 1954 il Comune autorizza la Sig.a Primi Amalia a costruire una recinzione di divisione dei due giardini, purché sia sempre consentito l’accesso alla proprietà comunale dal passo carraio che si trova sulla proprietà, chiudendo così il contenzioso.
Per la parte di proprietà comunale, essendo l’immobile in affitto e non destinato ad opere per i bambini come previsto dal lascito testamentario, il Comune stanzia una cifra equivalente all’ammontare annuo degli affitti (l. 46 mila) nel bilancio dell’anno seguente “a favore di ragazzi nati nel comune bisognosi di cure climatiche estive”.
A.6.4. – Finalmente l’asilo
Nel 1958, dopo aver liberato dagli inquilini il proprio immobile, il Comune dà il via ai lavori di sistemazione e il 1 ottobre 1959 è inaugurato l’asilo infantile Luigi Bigatti, frequentato da circa 70 bambini. Nella gestione sono coinvolte le Suore Salesiane, già operanti presso il Convitto Gerli, situato proprio di fronte.

Dal notiziario comunale 1960
Il 16 ottobre 1965 una delibera del Consiglio Comunale autorizza l’acquisto della proprietà Primi per allargare l’asilo. Vende Maria Bonvini, vedova di Enrico Primi, al prezzo di 19 milioni di lire. L’atto notarile viene sottoscritto dalle parti il 3 marzo 1966.
Al posto della terrazza scoperta che univa i due edifici, vengono realizzati due ampi saloni. Si aggiunge un ampio refettorio e si migliorano lo spogliatoio, i servizi igienici, la direzione. La capienza sale a 125 bambini.

L’unica foto che abbiamo trovato di come era il terrazzo tra i due villini, prima che fossero costruiti i due saloni centrali per il nuovo grande asilo inaugurato nel 1968.
Nel 2005 la Scuola Materna Luigi Napoleone Bigatti vien trasferita nella nuova sede nel complesso scolastico in fondo a via Roma-viale Buffoli. E la villa bigatti dopo qualche anno rinasce ad una nuova vita che è sotto gli occhi di tutti.
Infine non possiamo non rimarcare che la componente del dono e della gratuità è ben radicata sul territorio a proposito di asili. Oltre che nella straordinaria nuova vita di Villa Bigatti, la troviamo infatti anche nelle vicende dell’asilo Zucchi sia quello antico che quello nuovo e dell’asilo Codazzi.
Approfondimenti a cura di:
Gabriele Marazzini
APS Archivio Storico Cusano Milanino